Progetto Percorsi alternativi Statale Romea - Arriva Veneto
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Progetto Percorsi alternativi Statale Romea

Statale Romea: condivisi e definiti tra Città metropolitana, Arriva Veneto e i 9 comuni coinvolti i percorsi alternativi per le linee 80,85 e 87 da utilizzare in caso di incidente e chiusura della strada statale che collega Chioggia a Venezia

Città metropolitana, Arriva Veneto e i Comuni di Chioggia, Cona, Mira, Campolongo Maggiore, Dolo, Campagna Lupia, Venezia, Codevigo e Piove di Sacco hanno condiviso i percorsi che i bus delle Linee 80, 85 e 87 che collegano Chioggia a Venezia potranno utilizzare in caso di incidente sulla Strada Statale 309 Romea e conseguente interdizione totale del traffico.

Si tratta di un progetto che ha seguito un lungo percorso di confronto tra Città metropolitana e Arriva Veneto, rispettivamente l’Ente Affidante ed il Gestore delle linee coinvolte, allargato, poi, anche ai comuni interessati. L’iniziativa è nata dall’esigenza di individuare una serie di strade e percorsi alternativi alla SS309 Romea, arteria ad alto tasso di incidentalità, e che con la sua chiusura totale di fatto blocca il servizio e il collegamento tra Chioggia e Venezia utilizzato quotidianamente da migliaia di pendolari. Città metropolitana, con i suoi dirigenti e tecnici, si è fatta promotrice e regista di un percorso condiviso che a livello operativo, cioè in caso di incidente e blocco della Ss309, scatterà a partire dal 1 gennaio 2023.

La metodologia applicata per la definizione dei percorsi di bypass è basata sulla suddivisione funzionale del tratto Marghera – Chioggia in subtratte determinate in base alle intersezioni disponibili tra la SS309 e la viabilità minore, con l’obiettivo che le linee deviate abbandonino la SS309 solo per il più breve tratto necessario ad evitare l’interruzione e riducendo così al minimo il numero di fermate non raggiungibili durante la deviazione. 

Il successivo lavoro di indagine ha riguardato la ricerca di un network di strade effettivamente atte alla circolazione sicura di autobus di grande dimensione, per collegare i punti di inizio e fine della tratta deviata. 

L’indagine ha tenuto conto anche della fruibilità di percorsi che uniscono due subtratte contigue, nello scenario, speso frequente, che il sinistro causa dell’interruzione sia avvenuto proprio in corrispondenza di una delle intersezioni di accesso alla SS309 o abbia bloccato il traffico pesante già dalle intersezioni precedenti, rendendo necessaria una deviazione più estesa. 

Identificata una rete in base a questi criteri Città metropolitana e Arriva Veneto hanno svolto un sopralluogo congiunto per verificare e collaudare l’effettiva praticabilità delle strade e delle intersezioni individuate, utilizzando un bus di lunghezza 14 m a passo rigido (rappresentativo dei veicoli più lunghi nel parco Arriva Veneto) e sperimentando il transito lungo tutti i percorsi in entrambi i sensi di marcia, al fine di rilevare eventuali criticità di sagoma o particolari ostacoli presenti lungo l’infrastruttura coinvolta. 

I rilievi eseguiti durante il sopralluogo hanno permesso di confermare la percorribilità in sicurezza dei percorsi e di evidenziare alcuni specifici punti di attenzione da sottolineare ai conducenti in fase di formazione sui percorsi deviati o eventuali interventi di manutenzione da segnalare agli Enti gestori dei diversi tratti stradali. 

Sono stati inoltre identificati dei punti di fermata alternativi, laddove il percorso deviato transiti in prossimità di una fermata regolare, al fine di intercettare per quanto possibile l’utenza che non può essere raggiunta a causa della deviazione. 

Ogni percorso alternativo è accompagnato da una stima del tempo aggiuntivo di percorrenza, rispetto all’orario regolare, calcolato su una velocità media di 30 km/h nel tratto in deviazione. 

Le deviazioni saranno disposte telefonicamente agli autisti da parte dell’Ufficio Movimento di Arriva Veneto, il quale valuterà quale scenario applicare sulla base delle informazioni reperite tramite: 

·       rapporti da parte degli autisti che per primi si trovano fermi o rallentati nel traffico 

·       strumenti di monitoraggio del traffico in tempo reale, sia di pubblico dominio che di fornitura privata 

·       Forze dell’Ordine e gestore del tratto stradale 

·       organi di informazione (testate online, gruppi di utenti/pendolari) 

Dalla sintesi delle informazioni reperite tramite le diverse fonti verrà valutata la gravità dell’interruzione e sarà effettuata una stima del tempo necessario alla riapertura della circolazione, anche sulla base delle casistiche pregresse. 

Nel caso in cui siano le Forze dell’Ordine sul posto ad ordinare la deviazione del traffico su strade alternative, gli autisti si coordineranno con l’Ufficio Movimento per fare rapporto sulla situazione e ricevere istruzioni sul percorso da seguire. 

Sulla base dello scenario applicato l’Ufficio Movimento aggiornerà gli strumenti di comunicazione all’utenza in tempo reale, per informare delle deviazioni in atto, dei ritardi stimati e delle fermate temporaneamente non servite.